Eremo di Santa Caterina del sasso
E' una delle numerose ed affascinanti perle del Lago Maggiore e luogo di culto molto caro ai Varesini.
Questo luogo ameno lo si può raggiungere percorrendo la strada provinciale che da Angera porta a Laveno , oppure col Servizio Navigazione Lago Maggiore che giornalmente effettua numerose corse sia da Stresa che da Laveno.
approdo del battello a Santa Caterina
E' un luogo veramente incantevole, abbarbicato su una roccia a strapiombo in uno dei punti più profondi del Lago ed è situato a poche decine di metri rispetto al livello dell'acqua.
Dall' Eremo, ora Santuario, nelle splendide giornate di sole si gode di una vista favolosa, il cui colpo d'occhio abbraccia buona parte della sponda piemontese del lago, il golfo Borromeo su cui spicca fra tutto il monte Mottarone coi suoi 1492 metri e circondato da un'infinita catena di monti,
per terminare a sud con la sponda lombarda fino ad Angera, dove si scorge imponente su di un'altura, la massiccia ed elegante Rocca di Angera.
L'intera struttura, le cui origini risalgono al XII secolo, ebbero origini votive, infatti la leggenda narra che un ricco mercante del luogo, un certo Alberto Besozzi con la sua imbarcazione venne sorpreso da un violento fortunale e nel bel mezzo della tempesta, fece un voto a Santa Caterina d'Alessandria, promettendo nel caso si fosse salvato, che avrebbe distribuito tutti i suoi averi ai poveri per ritirarsi a vita monastica.
Col passare degli anni, accanto alla chiesetta venne costruita una piccola cappella poi successivamente recintata con una cancellata, e dedicata alla Madonna di Lourdes, ed anche un piccolo convento.
Nel XVII secolo, una grossa frana di enormi massi si arrestò a pochi metri dalla sottostante chiesetta.
Nello scorrere dei vari secoli il Monastero passò da un ordine religioso all'altro e solo nel 1914, il Regio Ministero dichiarò il suddetto Monastero Monumento Nazionale.
In seguito vennero effettuati da parte della Provincia importanti lavori di ristrutturazione e di sistemazione e solo nel 1986, il Monastero venne ufficialmente riaperto al pubblico con una solenne cerimonia ufficiata dall'allora Cardinale Carlo Maria Martini.
Il Santuario, da tempo è retto da una comunità di Oblati Benedettini.
Per dovere di cronaca, nel 2010 è stato inaugurato un ascensore che permette di scendere dal piano stradale al sottostante Santuario, l'ascensore ha una capienza per dodici persone; ciò per permettere di poter visitare questo luogo incantevole, sia alle persone anziane che alle persone diversamente abili che non sono in grado di affrontare la lunghissima e panoramica scalinata di ben 268 gradini che permettono di raggiungere questo Sacro luogo.
Quanto sopra esposto vuol essere solo una semplice relazione circa una gita a carattere culturale, solitamente durante una splendida giornata di sole. Per maggiori e più esatte informazioni sei pregato di consultare il sito specifico.
in lontananza si staglia la Rocca di Angera
Il corpo del Santuario è formato da tre distinti edifici : il convento, il conventino e la Chiesa.
l'interno della Chiesetta
L'intera struttura, le cui origini risalgono al XII secolo, ebbero origini votive, infatti la leggenda narra che un ricco mercante del luogo, un certo Alberto Besozzi con la sua imbarcazione venne sorpreso da un violento fortunale e nel bel mezzo della tempesta, fece un voto a Santa Caterina d'Alessandria, promettendo nel caso si fosse salvato, che avrebbe distribuito tutti i suoi averi ai poveri per ritirarsi a vita monastica.
Il Besozzi riusci' a salvarsi e mantenne la promessa fatta e dopo aver donato tutti i suoi averi si rifugiò in una grotta nelle vicinanze dell'odierno Santuario, per condurre una vita da eremita.
Verso la fine del XII secolo, in seguito ad una grave pestilenza, il Besozzi convinse la popolazione di Leggiuno a costruire una chiesetta dedicandola a Santa Caterina, dove alla sua morte fu sepolto ed in seguito fatto beato.Col passare degli anni, accanto alla chiesetta venne costruita una piccola cappella poi successivamente recintata con una cancellata, e dedicata alla Madonna di Lourdes, ed anche un piccolo convento.
Nel XVII secolo, una grossa frana di enormi massi si arrestò a pochi metri dalla sottostante chiesetta.
Nello scorrere dei vari secoli il Monastero passò da un ordine religioso all'altro e solo nel 1914, il Regio Ministero dichiarò il suddetto Monastero Monumento Nazionale.
l'ingresso alla Chiesa
Solo nel 1970 il Beneficio Parrocchiale di Leggiuno e l'Ente Chiesa, cedettero all'Amministrazione Provinciale di Varese l'intera proprietà del luogo.In seguito vennero effettuati da parte della Provincia importanti lavori di ristrutturazione e di sistemazione e solo nel 1986, il Monastero venne ufficialmente riaperto al pubblico con una solenne cerimonia ufficiata dall'allora Cardinale Carlo Maria Martini.
Il Santuario, da tempo è retto da una comunità di Oblati Benedettini.
Per dovere di cronaca, nel 2010 è stato inaugurato un ascensore che permette di scendere dal piano stradale al sottostante Santuario, l'ascensore ha una capienza per dodici persone; ciò per permettere di poter visitare questo luogo incantevole, sia alle persone anziane che alle persone diversamente abili che non sono in grado di affrontare la lunghissima e panoramica scalinata di ben 268 gradini che permettono di raggiungere questo Sacro luogo.
il tunnel che conduce all'ascensore
balconi in fiore sul piazzale delle cascine antistante l'ingresso
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