Introduzione
Come di consueto, durante le grigie e noiose giornate della stagione invernale, il pensiero ricorre spesso a quali potranno essere i possibili itinerari per la nuova stagione, che per noi ciclisti inizia con la fine di febbraio, che potrebbe definirsi come un'anticipazione di quello che sara' poi il miglior periodo dell'anno, la Primavera !
Si inizia con l'abbozzare alcuni itinerari, pregustando il probabile viaggio da effettuarsi abitualmente verso i primi giorni di Giugno, che per la mia ventennale esperienza è il periodo migliore per questo tipo di avventura ;
si studiano cartine, percorsi, si mette a fuoco l'itinerario scelto e timidamente, coi primi tepori primaverili si da inizio ai primi allenamenti.
Però il caso vuole che, come già successo lo scorso anno, una volta sopraggiunta la metà di maggio, ho preferito rinunciare in quanto fisicamente non mi sentivo al top per poter affrontare le fatiche che comportano una vacanza in bicicletta della durate di 8/10 giorni.
Forse non è nemmeno un problema fisico quanto un problema psicologico per il fatto di partire da solo come ho sempre fatto in questi ultimi vent'anni, e fino a qualche anno fa ciò non mi comportava nessun problema, perché talmente forte era la voglia di partire che superava di gran lunga il pensiero di eventuali possibili problemi che viaggiando in solitaria avrei potuto incontrare.
Una volta accantonata l'idea, però il fatto di darmi per vinto non mi piaceva affatto, pensando in cuor mio che avrei potuto eventualmente ritentare il prossimo anno, magari in compagnia di un amico o conoscente, perché essendo in due , in caso di necessità ci si può sempre dare una mano.
Presa a fatica la drastica decisione, poco tempo dopo, mio fratello Francesco , di qualche anno più giovane di me, mi sottopone a bruciapelo una interessante proposta alla quale è impossibile rinunciare, mi parla di un viaggio molto interessante dal punto di vista paesaggistico, da effettuarsi in territorio francese, della durata di circa una settimana.
Certe occasioni bisogna prenderle al volo per cui accetto con entusiasmo, in effetto per me si tratta solo di cambiare mezzo di locomozione ossia passare dalla mia amata bicicletta all'auto, e non ad un'auto qualsiasi, ma precisamente alla :
mitica Citroen 2 CV del lontano 1986
Diario di viaggio nella Lavanda
di Francesco Montalbetti
per chi vuole fare questo viaggio
(naturalmente il prossimo anno)
In Provenza per lavanda con la 2CV
6 luglio - 11 luglio 2016
Ecco alcune foto del mio ultimo viaggio con mio fratello Giuseppe, con la 2CV Charleston.
Méta del viaggio è stata la Provenza, regione della LAVANDA.
Cinque giorni intensi, 1300 Km. fra la fioritura della lavanda che in questo periodo è al massimo della fioritura prima di essere recisa per essere destinata alle distillerie, ai negozi, nelle profumerie.
Il percorso è stato studiato prima a tavolino, e volutamente trascurando i tratti autostradali da Susa in poi.
Il percorso è stato studiato prima a tavolino, e volutamente trascurando i tratti autostradali da Susa in poi.
Partenza di buon mattino da Varese, Val di Susa, Passo del Monginevro, Briancon, Manosque dove abbiamo pernottato per due notti all'Hotel Ibis Budget, molto accogliente e pulito (euro 63,00 a notte x camera a due letti) con ristorante a due passi dove abbiamo gustato delle braciole di manzo alla griglia favolose (che abbiamo sognato anche di notte).
La prima tappa è stata nella piana di Valensole (circa 400 metri s.l.m.) dove è coltivata la LAVANDINE specie meno pregiata di lavanda.
Quindi percorrendo la strada che attraversa Rietz, Puimoisson abbiamo raggiunto le Gorges du Verdon, un canyon unico al mondo per la sua maestosita', scavato in milioni d'anni dal fiume Verdon, con rocce a strapiombo alte centinaia di metri.
Da Manosque, come seconda tappa ci spostiamo a
Quindi percorrendo la strada che attraversa Rietz, Puimoisson abbiamo raggiunto le Gorges du Verdon, un canyon unico al mondo per la sua maestosita', scavato in milioni d'anni dal fiume Verdon, con rocce a strapiombo alte centinaia di metri.
Da Manosque, come seconda tappa ci spostiamo a
Nord Ovest verso Sault (circa 800 metri s.l.m.), di fronte al mitico Mont Ventoux.
Il percorso e': Manosque, Apt, Roussillon, St. Saturnin les Apt per raggiungere Sault che è il punto centrale di una vasta zona dove e' coltivata la LAVANDA FINE, ossia il tipo più pregiato di lavanda, molto più usata per profumi ed essenze, e per uso terapeutico, molto più costosa rispetto alla Lavandine.
Per dare un'idea di ciò, occorre sapere che in un ettaro coltivato a LAVANDA FINE si produce circa 15 litri di olio essenziale, mentre in un ettaro coltivato a LAVANDINE se ne producono circa 100 litri.
Il percorso e': Manosque, Apt, Roussillon, St. Saturnin les Apt per raggiungere Sault che è il punto centrale di una vasta zona dove e' coltivata la LAVANDA FINE, ossia il tipo più pregiato di lavanda, molto più usata per profumi ed essenze, e per uso terapeutico, molto più costosa rispetto alla Lavandine.
Per dare un'idea di ciò, occorre sapere che in un ettaro coltivato a LAVANDA FINE si produce circa 15 litri di olio essenziale, mentre in un ettaro coltivato a LAVANDINE se ne producono circa 100 litri.
Nella Distilleria " La Loge aux Lavande" di Sault un litro di olio essenziale di LAVANDA FINE è venduto a euro 220,00 mentre la LAVANDINE a euro 35,00.
Nei due giorni intorno a Sault, abbiamo attraversato una zona compresa fra Ferrassieres, Aurel, St. Trinit con estensioni enormi di lavanda e frumento.
A Sault abbiamo soggiornato due notti, in una abitazione con camera in affitto, molto accogliente e pulita (Gites Pilpoil - Sault) a euro 60,00 a notte x camera a due letti, in zona tranquilla, nel centro storico di Sault.
Sault e' un bellissimo borgo (village perché fleuris) tranquillo ed ospitale, con ristorantini con buona cucina ed alla portata di tutte le tasche.
E' stata un'esperienza unica anche perche' accompagnato dalla mia fedele 2CV, che con la sua andatura lenta, ci ha permesso di gustare le bellezze della natura e di assaporare il gusto della scoperta di nuovi paesaggi.
La presenza della 2CV ci ha dato l'opportunità di incontrare nuovi amici, curiosi e simpatizzanti della mitica Citroen.
Un consiglio che potrei dare, è di andare una volta nella vita a trascorrere qualche giorno in questi posti meravigliosi, dove la fretta e lo stress non esistono.
La tranquillità e il silenzio regnano sovrani.
Nei due giorni intorno a Sault, abbiamo attraversato una zona compresa fra Ferrassieres, Aurel, St. Trinit con estensioni enormi di lavanda e frumento.
A Sault abbiamo soggiornato due notti, in una abitazione con camera in affitto, molto accogliente e pulita (Gites Pilpoil - Sault) a euro 60,00 a notte x camera a due letti, in zona tranquilla, nel centro storico di Sault.
Sault e' un bellissimo borgo (village perché fleuris) tranquillo ed ospitale, con ristorantini con buona cucina ed alla portata di tutte le tasche.
E' stata un'esperienza unica anche perche' accompagnato dalla mia fedele 2CV, che con la sua andatura lenta, ci ha permesso di gustare le bellezze della natura e di assaporare il gusto della scoperta di nuovi paesaggi.
La presenza della 2CV ci ha dato l'opportunità di incontrare nuovi amici, curiosi e simpatizzanti della mitica Citroen.
Un consiglio che potrei dare, è di andare una volta nella vita a trascorrere qualche giorno in questi posti meravigliosi, dove la fretta e lo stress non esistono.
La tranquillità e il silenzio regnano sovrani.
Il prossimo anno ritornerò con mia moglie Elena.
Con questo bel viale di platani si conclude la
nostra carrellata di immagini
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